Clomid – La grande bugia (di Nelson Montana)

Questo popolare farmaco post ciclo è una cattiva idea?

Senza ombra di dubbio non si sbaglia a dire che i bodybuilder di oggi sovrastano in volumi quelli di appena 20 anni fa. Tuttavia, guardando perfino ancora più indietro nel tempo alcune foto in bianco e nero di alcuni campioni di una volta quali, Arnold, Zane e Draper, possiamo vedere chiaramente che nonostante la mancanza dei vantaggi dei giovani leoni di oggi, erano pur sempre capaci di raggiungere un volume notevole. Non solo erano muscolosi, ma erano anche molto definiti, con la vita stretta e una linea simmetrica. Mi viene in mente quando alcuni ragazzetti che pesano appena 75 kg sminuiscono le leggende della cultura fisica semplicemente perchè non erano grosse quanto Ronnie, Gunter o Markus. Una critica che viene mossa spesso ad Arnold è che le sue gambe erano deboli. Certamente, potrebbero non essere state al pari del suo torace incredibile e non possedevano il volume dei migliori agonisti odierni, ma Arnold eseguiva lo squat completo con 182 kg e quando erano in forma da gara i sui quadricipiti erano davvero eccezionali.

Al di la della pura forza e della fibra muscolare priva di gonfiore delle star di bodybuilding degli anni 60 e 70, abbiamo un’altra caratteristica spesso trascurata. NESSUNO DI LORO AVEVA LA GINECOMASTIA. Rifletteteci. Sarebbe un impresa difficile trovare una fotografia scattata prima del 1975 in cui qualcuno mostrasse segni di ginecomastia, tuttavia oggigiorno è tanto comune quanto le protesi al seno delle divette di hollywood. La cosa ancora più intrigante in questo fenomeno è che nei lontani anni 60 e 70 nessuno usava antiestrogeni. Il motivo è che non erano stati ancora inventati. Oggi gli antiestrogeni sono un must come prevenzione contro gli effetti collaterali in chi utilizzi gli aas. Eppure sempre più spesso si vedono brutti casi di ginecomastia. Perchè ? una ragione sono i dosaggi in continua espansione usati dai bodybuilder di oggi e non mi riferisco solo ai campioni. Il frequentatore saltuario con meno di un anno di anzianità di allenamento si sta indirizzando all’uso di steroidi a dosi che superano di gran lunga quelle di Sergio Oliva, di Mike Mentzer, o qualsiasi altro bodybuilder presente prima degli anni 80. Apparentemente non sembra abbastanza essere grossi quanto Sergio. Il colmo è che questi ragazzi non sono nemmeno la metà dei loro antenati culturisti. Nello sforzo male indirizzato a mantenersi sul sicuro e conservare i risultati ottenuti barando, essi includono un antiestrogeno nel proprio ciclo o concludono il ciclo stesso con una terapia in 4 settimane di CLOMID. Al termine pare quasi che neanche si siano allenati. Qualcosa qui è sbagliato.

Come ogni altra persona che abbia letto almeno un libro (o anche tutti i libri) sull’impiego corretto degli anabolizzanti, di solito, anche io fin dai tempi che iniziavo a dilettarmi in questa disciplina, aggiungevo una fase di CLOMID dopo ogni ciclo. Pensavo di essere intelligente. Il CLOMID non poteva far male, almeno cosi dicevano. C’era un unico problema con questa procedura. Sembrava che il clomid avesse un effetto negativo sul recupero e sul ripristino della libido, del volume dei testicoli, della conta degli spermatozoi, del volume seminale e del normale livello di testosterone. Questi effetti non avevano alcun senso. Andavano contro ogni ragionamento convenzionale.
Magari io ero proprio una strana eccezione alla regola. Un dottore suggerì che potevo avere qualche bizzarro meccanismo di feedback che conferiva al farmaco i suoi effetti negativi. Forse ero pazzo, forse no.

La pura verità relativa a questa cosa è la seguente: l’idea che gira sul CLOMID è basata su qualche testimonianza incompleta che è stata ripetuta a pappagallo e all’infinito all’interno della comunità dei bodybuilder. In un certo senso io stesso ho parte della colpa. Alcuni anni fa fui autore insieme all’esperto di steroidi Brock Strasser di un articolo diffuso su internet. Era intitolato: “The Steroid Summit”. In quel testo accennavo al CLOMID e al fatto che avevo notato un preciso incremento del volume dell’eiaculato ad indicazione che il CLOMID non facesse quello che si supponeva dovesse fare. Brock rispose: “Oh si, il CLOMID aumenta senz’altro l’eiaculato” e proseguì col dire che i pornodivi lo usano per migliorare le loro “scene”, per cosi dire. Nell’articolo esaminavamo un mucchio di argomenti e non volli stare a discutere la sua affermazione, cosi lasciai passare. In ogni caso, sentite un pò: la storiella sui pornodivi e il CLOMID si diffuse a macchia d’olio. Io iniziai a sentirla ovunque anche in posti che non erano legati al bodybuilding.

Sapevo che non dovevo essere l’unico a subire gli effetti negativi dal CLOMID, quindi eseguii un’indagine personale. Su oltre 100 bodybuilder a cui lo chiesi, circa 1 su 4 con esperienza nell’assunzione di steroidi e bloccanti dell’aromatasi ammise che il CLOMID non aveva avuto gli effetti che sperava. Molti sostenevano anche che il NOVALDEX, il quale ha una struttura molto simile al CLOMID ma un’azione molto più specifica sulla mammella, causasse una perdita della libido ed un’eiaculazione debole. Perfino tra coloro che pensavano che il farmaco fosse stato utile, sentii lamentele riguardo a “stress emotivo” e “depressione”, due fattori che portano ad ipotizzare un incremento degli estrogeni. Per cui come può qualcuno essere sicuro che il clomid faccia addirittura bene? Eppure la storiella va avanti…

Recentemente visitavo un famoso forum di internet dove qualcuno lamentava di non essere riuscito a far riprendere il volume ai propri testicoli atrofizzati nonostante l’assunzione di 50 mg di CLOMID per 2 settimane. Il guru del forum suggeriva di prenderne 100 mg per altre 2 settimane. Questo modo di pensare è esattamente da medioevo quando i medici prescrivevano le mignatte per curare una malattie. Se il paziente si sentiva ancora più male la soluzione era incrementare il numero delle mignatte! Ridicolo? Ovviamente. Alcuni modi di pensare non cambiano mai.

Diversi problemi importanti sono associati al CLOMID, oltre che al NOVALDEX o a qualsiasi altro antiestrogeno. Queste sostanze agiscono indiscriminatamente per quanto riguarda la quantità di estrogeni che bloccano. Ma allora cosa c’è di male in questo? Beh, il motivo per cui si usa un antiestrogeno è per proteggersi dalla fuoriuscita di estrogeni in eccesso dovuta all’abuso di androgeni. Se il corpo non può aromatizzare tutto quel testosterone lo fa aromatizzare in estrogeni. Gli esperti non riescono a dare la giusta importanza al fatto che la quantità di aromatizzazione varia enormemente da soggetto a soggetto. Se i dosaggi di steroidi sono moderati, potrebbe non esserci alcuna aromatizzazione e nessuna conseguenza e gli antiestrogeni possono abbassare i livelli sotto quelli che avevano normalmente. Ricordate il fatto davvero importante che un pò di estrogeni sono necessari nell’uomo affinchè la libido sia normale. (Inoltre è necessario che ci siano anche per altri motivi, tra i quali la densità ossea e il tono della pelle, ma non posso pensare a qualcosa che stia più a cuore ad un uomo del proprio pene).

Più recentemente alcuni ricercatori hanno ipotizzato che gli estrogeni possano avere un certo ruolo nella proliferazione dei recettori per gli androgeni. Questa teoria può spiegare come mai alcune persone che utilizzano steroidi da anni sostengono di aver notato una riduzione dei risultati aggiungendo al proprio ciclo un antiestrogeno. Una volta gli scienziati ritenevano che gli antiestrogeni come il CLOMID e il NOVALDEX riducessero l’IGF-1 ma questa ipotesi non è mai stata confermata concretamente. Nondimeno gli studi sui ratti hanno messo in evidenza che il legame con i recettori degli androgeni era aumentato drammaticamente dopo la somministrazione di estradiolo e la potenza anabolica degli androgeni veniva intensificata. Se non altro, questo risultato mostra che gli estrogeni sono, ad un qualche livello, direttamente o indirettamante coinvolti nel processo della promozione della crescita muscolare. Inoltre si aggiunge l’elemento degli incrementi della forza e del volume a causa della ritenzione idrica inflitta dagli estrogeni. E solo come una sorta di miccia per l’innesco, gli antiestrogeni possono persino alzare la globulina legante gli ormoni sessuali, che è l’ultima cosa da augurarsi al termine di un ciclo. Gli effetti del CLOMID sono addirittura peggiori di quelli dati da altri antiestrogeni perchè il CLOMID è un lieve estrogeno di per se stesso. La teoria fondamentale alla base del suo impiego (che suona come una cosa sempre piu stupida ogni giorno che passa) è che in pratica il CLOMID occupa i siti dei recettori per gli estrogeni e perciò impedisce la formazione di altri estrogeni. Forse.

Altrettanto probabile, soprattutto nei casi in cui il livello di estrogeni è normale, è che il clomid aggiunga niente altro che altri estrogeni. Questo effetto può spiegare l’apparente avversione di alcune persone verso il CLOMID ed i suoi effetti collaterali che assomigliano a quelli degli estrogeni. Detto per inciso, questo è la medesima premessa dell’ antiestrogeno naturale DIM (diindole metane), una sostanza presente nei vegetali della famiglia delle crocifere. Il DIM agisce pure come debole antiestrogeno che va ad occupare i siti recettoriali e va ad impedire che vi si leghino gli estrogeni più forti. Come con il CLOMID, in alcuni soggetti il DIM migliora i profili degli estrogeni mentre in altri aggiunge semplicemente altri estrogeni, esacerbando il problema della dominanza di estrogeni. Perciò nel suo impiego migliore, assai simile alla controparte rappresentata dal CLOMID, è pari ad una fregatura.

Due alternative al CLOMID sono assai superiori relativamente alla prevenzione di un eccesso di estrogeni. Una è il Mesterolone, meglio noto con il nome di PROVIRON, il quale è un androgeno che non può aromatizzare. Il PROVIRON non blocca gli estrogeni ma evita che si leghino e poi li rimuove insieme agli altri prodotti di scarto. Purtroppo anche il proviron ha un effetto di soppressione, per cui non potete usarlo per troppo tempo dopo un ciclo.
L’altra scelta, più logica, è l’antiaromatasi ARIMIDEX che, invece di occuparne il sito degli estrogeni e di bloccarne l’azione, impedisce per prima cosa che l’eccesso di testosterone si converta in estrogeno. Ma l’ARIMIDEX è lontano dall’essere benigno. E’ un farmaco molto potente che sopprime gli estrogeni fino ad un livello pericolosamente basso con la conseguente perdita di tessuto scheletrico, aumento del colesterolo LDL, maggiore rischio di infarto miocardico.

Per quanto riguarda l’uso di alternative naturali verso il mantenimento degli estrogeni, due sostanze si sono dimostrate degne di nota nel tenere gli estrogeni nei parametri normali. Una è il 5,7-DIIDROSSIFLAVONE e l’altra e il CALCIO D-GLUCARATO. Entrambe agiscono come il PROVIRON e l’ARIMIDEX (sebbene meno fortemente, ovvio) in quanto aiutano a rimuovere gli eccessi di estrogeni senza annullarli del tutto. Il calcio d-glucarato può essere acquistato nei negozi di integratori ma non dappertutto. Addirittura più difficile da reperire può essere il 5,7-diidrossiflavone che è assorbito meglio con bioperine. Una ricerca su internet per 5,7 diidrossiflavone, bioperine e calcio d-glucarato da assumere al termine di un ciclo può offrire una certa scelta e vale la pena di dedicarci un pò di tempo. Perfino se non utilizzate gli steroidi, queste sostanze possono aiutarvi ad abbassarli e quindi ad avere un fisico più magro e duro.

UN FRAINTENDIMENTO COMUNE E’ CHE MENO ESTROGENI EQUIVALGA A PIU’ TESTOSTERONE MA NON E’ NECESSARIAMENTE COSI. SENZ’ALTRO E’ POSSIBILE AVERE GLI ESTROGENI BASSI INSIEME AL TESTOSTERONE BASSO, PERCIO’ L’UNO NON E’ INDIZIO DELL’ALTRO, EPPURE MOLTE PERSONE PENSANO CHE QUESTA I POTESI REGGA. E’ curioso che sebbene il CLOMID sia la sostanza considerata utile in questo aspetto, pochissimi studi sono stati condotti sulla capacità del CLOMID di ripristinare la funzionalità dei testicoli, soprattutto perchè il CLOMID non era stato ideato per tale scopo. I pochi studi che esistono sono inquinati da informazioni di parte. Per esempio in uno studio il soggetto aveva più di 50 anni (non è questa la migliore indicazione su cosa sia efficace in un atleta giovane). In un altro studio ampiamente citato il test era svolto su un individuo con i livelli ormonali cronicamente bassi il quale tentava di ritornare alle normali funzioni dopo 5 anni di uso ininterrotto degli steroidi. Dopo 4 mesi di terapia i livelli naturali di testosterone iniziavano ad aumentare, ma probabilmente ciò si sarebbe verificato con o senza CLOMID. Questo esempio indica come alcuni degli studi possano essere fuorvianti.

Negli studi condotti da ricercatori più accreditati è stato mostrato come il CLOMID produca una riduzione della risposta dell’ LH all’ormone stimolante LH stesso. Curiosamente, nonostante il fatto che tali conclusioni datino al lontano 1978, gli scienziati le hanno ignorate. Ovvio che non conducano studi sugli steroidi a vantaggio dei bodybuilder, perciò delle volte dobbiamo imparare a leggere tra le righe. Nel farlo, possiamo arrivare ad altre conclusioni. Troppo spesso, però i guru degli steroidi traggono le proprie conclusioni sbagliando.

Le seguenti informazioni sono tratte da un riassunto di una ricerca sull’assunzione di CLOMID da parte di 14 uomini di età compresa tra i 21 e 35 anni: “LE TERAPIE DELL’OLIGOSPERMIA IDIOPATICA PER 6-9 MESI HANNO DATO COME RISULTATO UN AUMENTO DEI VALORI DI GONADOTROPINE ED ESTRADIOLO. UN AUMENTO SIGNIFICATIVO DELLA DENSITA’ DELLO SPERMA E’ STATO OSSERVATO SOLTANTO IN SOGGETTI CON UNA CONTA DEGLI SPERMATOZOI RIDOTTA ED INFERIORE AI LIVELLI BASALI NORMALI DELL’FSH. NEI CASI IN CUI LA DENSITA’ DELLO SPERMA SALIVA I LIVELLI DI FSH SCENDEVANO, SUGGERENDO UN EFFETTO INIBITORIO”.

IN PAROLE POVERE questa affermazione che non tutti reagiscono alla terapia a base di clomid alla medesima maniera e il numero degli spermatozoi deve essere soppresso in modo abnorme affinchè il farmaco sia di qualche utilità. Perfino in situazioni dove si verifica questo caso, l’EFFETTO COLLATERALE CONSISTEVA IN UNA RIDUZIONE DELL’ORMONE FOLLICOLO-STIMOLANTE. Si tratta di un ormone che controlla la quantità di ormone luteinico secreto dall’organismo e a sua volta regola i livelli di testosterone che possediamo. Ecco perchè molti bodybuilder sostengono di aver avuto un calo dopo aver interrotto il CLOMID.

Alcuni di quelli che si oppongono alle mie teorie sostengono che il calo sia dovuto alla soppressione dell’HPTA, ma non è vero. Io ho usato personalmente il CLOMID tra un ciclo e l’altro e ho notato il verificarsi dei medesimi effetti collaterali avversi.
Se il controllo degli estrogeni fosse così facile come prendere una pillola ogni giorno, nessun bodybuilder avrebbe mai la ginecomastia. Invece ce l’hanno. Molti bodybuilder con una predisposizione alla ginecomastia si fanno semplicemente rimuovere i rigonfiamenti per mezzo di un intervento chirurgico. Comunque sia, forse la massima difesa del CLOMID è portata avanti dagli uomini che lo hanno usato e non hanno mai avuto la ginecomastia. In ogni caso non ci è dato modo di sapere mai se avrebbero avuto la ginecomastia senza prenderlo. Il ragionamento, sembra, è più un toccare ferro e sperare bene, che vera scienza.
Il CLOMID è famoso anche per causare disturbi alla vista. Molti professionisti di bodybulding non hanno più una buona considerazione di questo farmaco. Poichè la loro vita dipende dall’efficacia di tali sostanze, possiamo dire che il CLOMID non da risultati altrettanto buoni di quanto ci si aspetti.

Per una sicura e sana prevenzione degli estrogeni in eccesso seguite il vecchio assioma: “meglio prevenire che curare”. Se avete il problema degli estrogeni in eccesso, allora è segno sicuro che non reagite bene agli steroidi oppure ne state semplicemente assumendo troppi. Evitate di essere imprudenti ed aspettarvi che poi il CLOMID vi salvi. Può funzionare come non può funzionare. In ogni caso essendo disponibili alcune alternative più sicure, pare che valga proprio la pena di rischiare.

Nelson Montana

(Tratto da: MuscleMag – luglio 2005)

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