PCT (Post Cycle Therapy) – Modalità di esecuzione

Ogni volta che termina un ciclo di steroidi anabolizzanti, è estremamente importante far terminare l’azione degli anabolizzanti molto lentamente. Per esempio, se qualcuno stesse prendendo 1000 mg di Sustanon a settimana, ed è entrato nella fase finale del ciclo, non bisogna far cessare bruscamente l’azione dei prodotti. Il problema che scaturisce con un brusco “arresto” di un ciclo, durante l’assunzione di un alto dosaggio di steroidi, è che si può soffrire del fenomeno “crash”. Negli ambienti del bodybuilding, quando parliamo di “crash” ci si riferisce alla situazione in cui l’utente interrompe bruscamente l’assunzione di qualsiasi steroide anabolizzante esogeno, senza che sia presente la produzione di testosterone naturale (a causa della soppressione dell’asse HPTA).
Di solito ci vogliono circa 2-3 settimane per far riprendere la produzione di testosterone naturale, ed è durante questo periodo che l’utente è estremamente vulnerabile ai virus (causato da un sistema immunitario debole), ha un desiderio sessuale basso, e peggio di tutto, perdita di massa magra.
Come possiamo evitare che questo “crash” dei sistemi ormonali endogeni si verifichi?
Prima di tutto, nella prima settimana, bisogna abbassare lentamente la quantità di tutti gli steroidi anabolizzanti iniettabili, portare i livelli di testosterone iniettato immediatamente ad un dosaggio max di 500 mg a settimana. In secondo luogo nella seconda settimana, si staccano tutti i composti orali e tutti gli anabolizzanti iniettabili (con l’eccezione del testosterone iniettabile a lunga durata d’azione, tenerlo a max 500 mg a settimana). E ‘una buona idea utilizzare un testosterone a lunga durata d’azione (come il testosterone enantato o cipionato) rispetto a quelli a breve emivita (come il testosterone propionato), perché gli esteri di lunga durata lasciano lentamente il flusso sanguigno nel corso di 3-4 settimane e quindi, ci sarà sempre una quantità di ormone disponibile, durante il quale il corpo dell’utilizzatore avrà la possibilità di avviare la produzione di testosterone endogeno. In terzo luogo, nella terza settimana, dopo l’ultima dose di testosterone iniettato, l’utente deve assume per due settimane la gonadotropina corionica umana (HCG). Ogni 2 giorni, l’utente deve iniettare 2000 UI di HCG. L’ HCG è un ormone che imita gli effetti dell’ormone pituitario LH. L’ LH, negli uomini, stimola le cellule di Leydig dei testicoli a produrre testosterone (questo farà da “kickstart ” per i testicoli che saranno inattivi).
Infine, nella quinta settimana, si utilizza il Clomid (clomifene citrato) e l’Arimidex (Inibitore dell’aromatasi).
L’Arimidex si utilizza a 0,5 mg a giorni alterni, per 2 settimane.
Il Clomid deve essere somministrato per via orale alla dose di 50 mg due volte al giorno per 2 settimane. Il Clomid è un estrogeno sintetico che negli uomini può svolgere due funzioni:
A) Il Clomid antagonizza i recettori degli estrogeni (inibendo gli effetti collaterali estrogenici).
b ) Il Clomid imita gli effetti dell’ormone ipotalamico rilasciante le gonadotropine (GnRH). Negli esseri umani, il GnRH stimola l’ipofisi a produrre l’LH e l’ormone follicolo stimolante (FSH). Il ruolo finale del Clomid è quello di contribuire a risvegliare la ghiandola pituitaria, che è stata soppressa dal pesante ciclo di steroidi anabolizzanti da poco cessato. Una volta che l’ultima compressa di Clomid è stata ingerita, è il momento di permettere al corpo di ripristinare il suo sistema ormonale endogeno naturale. Questa normalizzazione può avvenire in uno spazio di tempo compreso tra le 2-4 settimane. Vi suggerisco di stare fuori da tutti gli steroidi anabolizzanti sintetici per almeno 6-8 settimane, dopo l’assunzione dell’ultima compressa di clomid. Questa ” pausa ” darà inoltre, alle vostre cellule epatiche il tempo sufficiente per disintossicarsi, e liberare i recettori androgeni dalle cellule muscolari, che diventeranno più ricettivi ai nuovi stimoli degli anabolizzanti.

Dave Palumbo

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Approfondimento

Dissento: ormai è clinicamente dimostrato che la produzione endogena di testosterone non comincia minimamente a riprendersi se non DOPO che gli androgeni esogeni hanno completamente cessato la loro azione: abbassare lentamente l’assunzione è completamente inutile per evitare il crash: anzi qualsiasi cosa è del tutto inutile per cercare di evitarlo se si sono già sviluppati i presupposti endocrini che lo determinano (ovvero se ci abbiamo dato dentro di pesante): anche la PCT ha un effetto in buona parte palliativo: cessata la PCT spesso i valori ormonali tornano a crollare. La PCT ha più che altro un utilità di kick start per il sistema endocrino…se questo è nelle condizioni di sentire il “kick”: spesso questo si verifica dopo mesi di interruzione dei prodotti se non addirittura anni in casi estremi: preferisco evitare dall’inizio i danni seri all’ hpta oppure se si è agonisti, meglio buttarla nel cesso e procedere con periodi di briding, periodi in cui tutto si riequilibra… tranne l’asse ma in questo mondo tutto ha un prezzo ed meglio conoscerlo fin dall’inizio.

Inoltre non ha senso liberare i recettori androgeni dagli anabolizzanti: i recettori androgeni non si sottoregolano come quelli adrenergici ed oppiacei. Sono altri i meccanismi rebound che determinano la riduzione progressiva dell’efficacia degli anabolizzanti.

Pietro Sassi

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