Catabolismo muscolare durante l’allenamento: quanto incide?

La proteolisi muscolare è il processo catabolico del muscolo scheletrico. Ponendo l’accento sul fatto che esiste una distinzione tra effetti acuti ed effetti cronici, che esista una momentanea (cioè acuta) degradazione proteica non è necessariamente da correlarsi con una degradazione proteica netta (cioè cronica). In altre parole, il fatto che in un uno specifico arco di tempo a breve termine si verifichi un momentaneo incremento della proteolisi muscolare, non significa che si stia perdendo massa muscolare (deperimento). Come puntualizzavano Helms et al. in una recente review dedicata ai metodi di allenamento per il bodybuilding:

…non è noto se l’aumento dell’ossidazione aminoacidica abbia una effetto a lungo termine sul tessuto muscolare se gli aminoacidi vengono riforniti dopo l’esercizio.[1]

Questo equivoco è spesso molto sfruttato da chi deve vendere integratori. Ad esempio, anche se è documentato che un certo supplemento attenua o blocca in acuto il catabolismo muscolare, non significa che non assumendolo la massa muscolare subisca una effettiva degradazione. Non teniamo conto poi che per bloccare il catabolismo muscolare possono essere usati anche semplici zuccheri o carboidrati in genere.
Su questo equivoco ho dedicato un articolo piuttosto esteso qui

In questa sede parlavo del fatto che le probabilità che il muscolo scheletrico deperisca (cioè, catabolismo muscolare netto) sono dettate, come sempre, da cause multifattoriali, e non dall’eventuale proteolisi acuta durante il periodo di allenamento. Se mi alleno a digiuno ma in questo periodo sto seguendo una dieta ipercalorica-iperglucidica-iperproteica, non riduco la massa muscolare anche se il tasso di proteolisi muscolare acuta potrebbe aumentare… mentre se assumo supplementi anti-catabolici (proteine, aminoacidi, carboidrati) prima o durante l’allenamento, ma sto seguendo una dieta fortemente ipocalorica-ipoproteica-ipoglucidica in cronico, la riduzione del tessuto muscolare è garantita. Ecco due esempi estremi per far capire la multifattorialità delle variazioni della massa muscolare. Il timing certo potrebbe essere un accorgimento in più, ma non è certo il più importante e determinante quando si parla di prevenire il catabolismo muscolare netto.

A questo punto però, è necessario fare affidamento sulle fondamentali evidenze empiriche, ovvero gli studi controllati a lungo termine. Esiste forse qualche analisi in cronico dove si sono analizzate le differenze nell’assumere fonti anti-cataboliche pre-allenamento, e evitarle fino al post-allenamento (cioè, allendosi a digiuno), a variabili equiparate (parità di calorie, macros, allenamenti, etc)? Si, a dire il vero diverse, anche se raramente sono state ben disegnate. Una interessante è quella di Schoenfeld sull’aerobica a digiuno.[2]

Per la prima volta i ricercatori vollero verificare in maniera chiara se la popolare strategia dell’aerobica a digiuno potesse permettere una maggiore perdita di grasso rispetto all’allenamento a stomaco pieno. Ovviamente i due gruppi dovevano essere perfettamente equiparati in tutte le altre variabili, quindi stessa dieta, stesso deficit calorico, stesso rapporto macronutrienti, stesso allenamento, stesso periodo di studio, stessa fascia di età, stesso sesso. L’unica differenza tra i due gruppi era effettivamente data dal fatto che uno si allenava a digiuno, e uno a stomaco pieno. L’obiettivo principale era verificare le variazioni della massa grassa, ma venne misurata la composizione corporea in generale, quindi anche la massa magra. Si osservò che a distanza di 1 mese, le variazioni della massa magra (oltre che di quella grassa) furono effettivamente simili.

Questo ancora cosa ci fa capire? Che anche se il gruppo che si allenava a stomaco vuoto poteva effettivamente subire un aumento acuto della proteolisi muscolare durante l’esercizio, questo non significa che fosse esposto ad un maggiore catabolismo muscolare netto a lungo termine.

Lorenzo Pansini

Riferimenti bibliografici

1. Helms et al. Recommendations for natural bodybuilding contest preparation: resistance and cardiovascular training. J Sports Med Phys Fitness. 2015 Mar;55(3):164-78.
2. Schoenfeld et al. Body composition changes associated with fasted versus non-fasted aerobic exercise. J Int Soc Sports Nutr. 2014 Nov 18;11(1):54.

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