Attualmente esiste un semplice metodo per testare gli steroidi orali senza aver bisogno del laboratorio di analisi, evitando di conseguenza i costi. Non vi dirà se lo steroide presente è quello riportato in etichetta, in alcuni casi indicherà che una molecola farmaceutica è presente anche se questa non è uno steroide, ma in molti casi vi aiuterà a capire se uno steroide è falso o se non è presente una quantità significativa di steroidi.
Il metodo è il seguente:
- Macinare le compresse il più possibile. Come minimo il numero di compresse deve fornire almeno 20 mg di steroidi, ma 50 o 100 mg è meglio se ci si può permettere la perdita.
- Aggiungere pochi ml di acetone e mescolare accuratamente.
- Coprire per circa un ora così da permettere al residuo di depositarsi. Ripetere.
- Versare l’acetone attraverso un filtro da caffè o altro dispositivo di filtraggio, e far evaporare l’acetone filtrato.
Se appare nulla, le compresse sicuramente non contenevano steroidi. Oppure, se la quantità di materiale recuperato è drasticamente inferiore a quello che dovrebbe essere, allora le compresse sono nel migliore dei casi sotto-dosate.
Se si desidera determinare il dosaggio, utilizzare quindi abbastanza compresse per consentire una ragionevole e accurata pesatura, e ripetere la procedura ad esaurimento. In altre parole, prendere la polvere dalla carta da filtro e riestrarla con acetone, ripetendo anche la procedura di schiacciamento. Lavare anche la carta da filtro in acetone. Dopo l’essiccazione, combinare tutto ciò che è stato estratto con tutto il prodotto precedentemente recuperato. Ripetere l’operazione fino a quando vi è ancora una quantità significativa di prodotto recuperabile. Se correttamente dosato, il quantitativo recuperato deve essere essenzialmente lo stesso indicato in etichetta per il numero di compresse utilizzate.
Anche in questo caso, la procedura non dirà se il materiale recuperato è lo steroide corretto, o se si tratta di uno steroide. Ma quando sono stati acquistati prodotti contraffatti nulla è stato recuperato.
Gabriel Bellizzi
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