Segreti delle proteine del siero del latte

proteine-siero-latteIl siero di latte ben trattato e una fonte proteica incredibile, ancora migliore delle uova in termini di attività biologica e di capacità di depositare l’azoto nei muscoli. La quantità di azoto che siamo in grado di assorbire e trattenere, in modo da avere sempre un bilancio positivo di questa sostanza, e molto importante per la crescita muscolare. Se ben trattato, il siero di latte ha proprietà straordinarie lo provano diverse ricerche scientifiche. Per stuzzicare il vostro “appetito”, eccovi un’anteprima del menu preparato per voi dai ricercatori:

  • Le proteine del siero del latte sono quelle che aiutano maggiormente il sistema immunitario tra tutte quelle conosciute. Sedute di allenamento intense, una settimana si ed una no, e il sistema immunitario ne risente. Il siero di latte riesce a ridargli la carica.
  • Le proteine del siero di latte che sono state manipolate in un certo modo contengono peptidi (catene di aminoacidi legate assieme… legami peptidici) che sono in grado di innalzare i livelli del fattore della crescita insulino-simile (IGF-1) cambiando l’RNA messaggero (la vostra caratteristica genetica). Voi bodybuilders con una costituzione nella media, prendete nota.
  • Le proteine del siero di latte hanno un indice glicemico basso, e possono cosi ottimizzare la curva dell’insulina e di conseguenza, massimizzare il bilancio del glucagone per aiutarvi a bruciare i grassi.
  • Le proteine del siero del latte possono abbassare il colesterolo più della caseina e della soia e, allo stesso tempo, se usate nelle quantità appropriate, diminuire il senso di appetito. (Una porzione di 25-30 gr di proteine stimola il rilascio della colecistochinina (CCK), un ormone in grado di placare il senso di fame).
  • Il siero di latte contiene dei quadrapeptidi, che funzionano da antidolorifici naturali (oppiacei).
  • Il siero di latte trattato a basse temperature (denaturato) contiene tripeptidi specifici (glutamil-cisteine) che aumentano i livelli cellulari di glutatione, il più importante antiossidante naturale. Gli scienziati usano i livelli di glutatione per misurare la salute delle cellule durante malattie come il cancro, l’AIDS e nelle ricerche sull’invecchiamento.
  • E’ stato dimostrato che le proteine del siero di latte denaturato, se preparate in un certo modo, aggiunte a piccole dosi di Vitamina B1 e B2, favoriscono il guadagno di peso e di massa magra in pazienti sieropositivi, riducono i tumori, l’incidenza della polmonite e ritardano l’invecchiamento. Le vitamine del gruppo B sono necessarie per attivare l’attività enzimatica, in modo da metabolizzare correttamente gli aminoacidi.

Il Valore Biologico (BV) viene usato dagli scienziati per misurare la capacità di depositare l’azoto nei muscoli da parte delle proteine contenute negli alimenti. Fino al 1970, il BV veniva indicato con delle percentuali. Poi una volta stabilito che dieci proteine alimentari avevano valori superiori al 100%, gli scienziati hanno abolito l’uso del segno %.

  • BV dell’uovo = 100
  • BV del siero del latte non trattato = 104
  • BV di latte e uova = 118,5
  • BV di siero e patate = 134

Anche se gli scienziati continuano a riempire pagine e pagine di giornali tecnici e medici riportando di ricerche sulle proteine del siero di latte e delle sue incredibili proprietà rigeneranti del tessuto muscolare, esiste ancora un grande ostacolo da superare. Dalla prima volta, il 1993, in cui vi ho parlato di questo argomento, il problema non e cambiato: vengono ancora vendute grandi quantità di siero di latte prodotto in modo scorretto.

Nel 1993, i problemi riguardanti questo prodotto ruotavano attorno al suo contenuto di lattosio ed al trattamento con acido. (Ricordatevi che e proprio il lattosio che provoca il gonfiore ed il formarsi di gas. Quando invecchiamo, perdiamo il lattase, l’enzima necessario per digerire il lattosio).
Oggi il lattosio non rappresenta più un problema. La tecnologia ha fatto passi avanti.
Quando si lavora il siero di latte, adesso vengono usati dei filtri ultra fini con dei pori microscopici, in modo da eliminare quasi completamente il lattosio ed i grassi, e in modo da creare un prodotto a base di siero di latte di alta qualità e a prezzo contenuto. Un nuovo reattore con una base in movimento che funziona grazie allo scambio di ioni e in grado di produrre proteine del siero di latte purissime, bio attive e altamente solubili.

Ma proprio perché sono cosi pure, fini e leggere, sono anche difficili da lavorare quando nelle industrie se ne deve ricavare una polvere. I metodi a scambio ionico a colonna formano anche delle proteine leggermente denaturate con un livello ridotto di immunoglobuline.
Sfortunatamente, il siero di latte attualmente in commercio e prevalentemente trattato con acidi. Questo terribile processo produce una proteina denaturata, ricca di sali e aminoacidi a forma D potenzialmente tossica. A nessun bodybuilder si dovrebbero offrire prodotti simili, figuratevi se si devono incoraggiare a comprarli. Anche se il sodio e essenziale affinché le cellule assorbano al meglio gli alimenti (il sodio funziona da “pompa”), un eccesso di questa sostanza provoca la ritenzione idrica, e come sapete, questo effetto e il nemico numero uno di chiunque desideri essere asciutto.

E’ difficile provare che il siero di latte e stato trattato con l’acido. Nessun produttore confesserà che vi sta vendendo del prodotto di pessima qualità. Una prova è pero rappresentata dal contenuto di sale. Un’occhiata al contenuto di sale scritto sull’etichetta e tutto diventa più chiaro. Dei livelli di sodio superiori ai 250-300 mg ogni 100 gr di proteine (non più di 50-70 mg per ogni porzione da 20 gr) indica che e stato usato un trattamento con l’acido. Nessun’altra informazione rappresenta un segnale di pericolo più visibile di questo. Un secondo indizio e il prezzo. Il siero di latte trattato con acidi e meno costoso da produrre. E’ chiaro perciò che tutti quei prodotti di marca sconosciuta venduti a prezzi scontatissimi vi dovrebbero far sorgere qualche dubbio, anzi molti.

Ai nostri giorni, non si deve più ricorrere alle proteine del siero di latte di qualità inferiore. Grazie alla moderna tecnologia, la scienza ci offre proteine della sesta e persino settima generazione. Si tratta di proteine trattate e manipolate in un certo modo nate per essere usate nella ricerca medica per la cura dei traumi.
I pazienti che hanno subito traumi (vittime di ustioni, traumi cerebrali, sepsi, infezioni gravi, e chi sia stato sottoposto ad interventi chirurgici) sono gravemente catabolici – definiti anche proteolitici. I fabbisogni proteici di queste persone sono superiori a quelli normali (circa 3-4 gr di proteine per ogni kg di peso corporeo). Questi soggetti mostrano dei rallentamenti nei meccanismi di assorbimento delle proteine, il che ne compromette il sistema immunitario; perciò, a meno che non vengano loro somministrati giusti tipi di proteine, con strutture, quantità e modalità appropriate, rischiano di morire!
Per combattere questo rischio, i medici hanno sviluppato precisi valori guida del peso molecolare delle proteine. L’obiettivo e di favorire l’aumento della velocità a cui viene assorbito l’azoto e migliorare la sua ritenzione (usando peptidi con peso molecolare molto basso [MW 500-14.000 D], quello di dare nuove energie all’attività immunologica e di innalzare il profilo di assorbimento dell’azoto (usando peptidi di peso molecolare medio-alto [MW 10.000 – 160.000 D].

Prima di portarvi oltre la soglia del laboratorio per mostrarvi quello che queste proteine, frutto dell’alta tecnologia possono fare per voi, eccovi un breve riassunto su queste sostanze…

Il siero e un componente del latte; il latte liquido contiene il 6,25 % circa di proteine, e di queste, circa l’80% e costituito da caseina, mentre il resto (20%) è rappresentato dal siero. Di solito, il termine “proteine del siero di latte” indica quelle proteine del latte che rimangono dopo che, con il processo di caseificazione, vengono usate le molecole di caseina. Negli anni passati, il siero veniva usato per nutrire il bestiame oppure scaricato nel terreno, dove decadeva provocando un odore terribile.
Le ricerche moderne dimostrano che il siero di latte e un’incredibile fonte di nutrimento. Contiene proteine complete, che forniscono tutti gli aminoacidi, sia quelli essenziali che quelli non essenziali. Il siero di latte contiene anche la più alta concentrazione di aminoacidi a catena ramificata (BCAA) riscontrabile in natura. (Una buona proteina del latte deve avere dei BCAA che comprendano un 47,5%-50,5% di aminoacidi essenziali).

Il siero, inoltre, fornisce la glutammina e un suo precursore, l’acido glutammico. Il 5% circa del profilo complessivo del siero trattato con le nuove tecnologie e rappresentato dalla glutammina, mentre l’acido glutammico ammonta a circa l’11-13%.
Tutta la glutammina del siero è legata alla struttura proteica grazie ai peptidi. Questa relazione è molto importante dato che la glutammina, quando si trova nello stato di aminoacido libero (L-glutammina) è molto sensibile all’umidità.
In presenza di acqua, la L-glutammina evapora in pochissimo tempo; si decompone in ammoniaca, fornendo cosi il terreno fertile per lo sviluppo dei batteri.
Con l’aumento dell’utilizzo della glutammina da parte dei bodybuilders verificatosi in questi ultimi anni, e facile confondere la glutammina con l’acido glutammico. Tutte le proteine del siero di latte contengono quest’ultima sostanza. Se la polvere proteica del siero di latte che avete comprato contiene solo glutammina e non acido glutammico, allora i conti non tornano, dato che e impossibile che una mucca produca il latte e il siero di latte senza l’acido glutammico.

Le proteine del siero di latte trattate con le più recenti tecnologie forniscono circa 5 gr di glutammina ogni 100 gr di proteine. Se svolgete una quantità di lavoro normale, la quantità ideale di glutammina da assumere con l’alimentazione è del 5%. I1 vostro corpo riesce molto bene a ricavare la glutammina partendo dai BCAA, dall’acido glutammico e dagli aminoacidi. Ma se vi allenate in maniera più dura o state per affrontare un ciclo più intenso, dovreste considerare la possibilità di assumere dei supplementi a base di L-glutammina, GKG o OKG che vi forniranno della glutammina in più.
Durante i periodi di maggiore stress, il nostro corpo necessita di 20- 30 gr di glutammina al giorno per favorire la sintesi proteica. Dato che la L-glutammina è volatile in presenza di acqua, assicuratevi di ingerirla tramite delle capsule gelatinose invece che con le tavolette o la polvere. Il siero è composto da un gruppo di sostanze che contengono azoto, le frazioni proteiche globulari. La loro quantità dipende dalla razza della mucca, dal periodo dell’anno, dal tipo di alimentazione, dalla nazione produttrice e dal ciclo di allattamento dell’animale. Queste variabili comportano una grande diversità tra le percentuali delle varie frazioni e dei profili di aminoacidi contenuti nelle diverse polveri proteiche. Le altre variazioni si spiegano con il tipo di trattamento (filtrazioni, scambi ionici, alte temperature, acidi o enzimi usati).

Per mantenere o costruire massa muscolare, il vostro corpo deve digerire, assorbire, utilizzare e trattenere l’azoto. Solo gli aminoacidi contengono questa sostanza, mentre i grassi ed i carboidrati no. Perciò ingoiare enormi quantità di aminoacidi e il modo giusto per ingerire più azoto, non vi pare? Sbagliato! Venticinque anni fa, la convinzione che maggiori quantità di aminoacidi in forma libera significassero anche un maggior assorbimento di azoto fu soprannominata dagli scienziati “Il Grande Errore sulle Proteine“.
Verso la meta degli anni ’60, le ricerche mediche dimostrarono che lo stomaco delle persone in buona salute è in grado di assorbire interamente solo brevi catene di aminoacidi di-, tri- e oligo -peptidi (MW 500-14.000). Questo senza che si debbano digerire le catene più corte. Queste, infatti, vengono assorbite più velocemente e in maniera maggiore rispetto agli aminoacidi in forma libera. Fino al 70% dell’azoto assorbito che compare nel flusso sanguigno è formato da peptidi, e non da aminoacidi in forma libera.

Oggi è scientificamente accettato il fatto che, per ottenere un maggiore assorbimento dell’azoto, si debbano privilegiare le polveri composte da peptidi piuttosto che quelle costituite da aminoacidi in forma libera. Si tratta di una convinzione cosi radicata che le industrie farmaceutiche hanno sviluppato formule diverse per le diverse condizioni dei pazienti. Un soggetto che deve superare un’operazione chirurgica all’addome, per esempio, ha esigenze diverse da quelle di un malato di AIDS o di una vittima di un incendio. I peptidi del siero di latte a basso peso molecolare (MW 500-14.000 D) derivanti da proteine di siero idrolizzate sono stati i più assorbiti – in esperimenti svolti su animali – rispetto ai bianchi d’uovo idrolizzati, alla caseina idrolizzata, alla soia idrolizzata, alle uova intere, al siero, alla caseina ed alla soia. Quando una proteina viene digerita o idrolizzata, le lunghe catene di aminoacidi (poli- peptidi) che comprendono la struttura proteica vengono rotte e scisse in pezzi più piccoli. Questi ultimi sono i di- tri- ed oligo- peptidi. Gli enzimi contenuti negli alimenti, funzionando come degli scissori chimici, vengono sfruttati nel processo digestivo.

Il processo di idrolisi enzimatica ha due grandi difetti:

  • Il gusto: i derivanti peptidi più piccoli, sotto forma di polvere, hanno un sapore disgustoso, come di uova marce e di calzini vecchi. Perciò l’unico modo per assumerli oralmente e quello di acquistare tavolette o capsule. Naturalmente, gli affezionati dell’ago possono iniettarsi una mistura di peptidi sterili nelle vene. Pensate che scherzi? Be, questa e un’altra storia! Adesso, grazie ai cambiamenti nella tecnologia enzimatica, si possono acquistare peptidi dal sapore relativamente cattivo.
  • Il secondo problema: finché‚ questi nuovi enzimi venivano sviluppati, il processo di idrolisi era un tiro al bersaglio. Le industrie non erano mai sicure con assoluta certezza della lunghezza esatta della catena di peptidi che producevano. Oggi, la tecnologia ha cambiato tutte queste incertezze. Adesso gli scienziati sono in grado di correggere la lunghezza delle catene di peptidi per ottenere il massimo assorbimento dell’azoto, ed, allo stesso tempo, mantenere l’alto peso molecolare dei peptidi delle proteine del siero di latte, che svolgono un’importante attività coadiuvante del sistema immunitario.

Le proteine di siero del latte della settima generazione sono state “costruite” con le più avanzate tecnologie, e danno perciò un’arma in più agli atleti che si allenano intensamente.

In conclusione, gli atleti, i bodybuilders e chiunque si alleni con i pesi e desideri aumentare o mantenere la sua massa muscolare magra, potranno beneficiare della supplementazione con prodotti che contengano proteine di siero di buona qualità.
E’ molto probabile che una quantità extra di proteine di siero siano in grado non solo di supportare gli sforzi dell’atleta di diventare più grosso, più forte e più veloce, ma anche di avere degli effetti molto positivi sulla salute.

Quale è la giusta dose di supplementazione proteica giornaliera?
Dipende molto dalla qualità delle proteine ingerite. Alcuni atleti, anche quelli più saggi dal punto di vista alimentare, consumano meno di 60 gr di proteine al giorno tramite l’alimentazione. Per loro, può fare una gran differenza assumere 10 o più grammi di supplemento al giorno! Altri atleti possono, invece, aver bisogno di 30 o 40 grammi di proteine al giorno, dipende molto dall’intensità dell’allenamento del soggetto e dalla quantità di proteine di alto valore consumata tramite gli alimenti.
In generale, agli atleti sono necessari almeno 1 grammo di proteine ogni 459 grammi di di peso corporeo. Per esempio, un bodybuilder di 90 Kg dovrebbe consumare almeno 200 gr di proteine al giorno.
Volete sapere con esattezza la quantità di extra di proteine che vi servono?
Allora tenete un diario alimentare per una settimana, scrivendo tutto quello che mangiate. Poi, ripartendo dall’inizio, calcolate la quantità di proteine consumate durante la settimana, dividetelo per 7, ed otterrete la media del vostro consumo proteico giornaliero; decidete poi la quantità di proteine che vi servono in più.

[Tratto da: I segreti nascosti delle proteine del siero del latte. Il potere del siero. (Dan. Duchaine)]