Il culturista illusionista (Enrico Quaglia)

enrico-quagliaRipropongo un thread che ho scritto su it.sport.palestra dopo alcuni dibattiti su come un atleta natural possa raggiungere un aspetto da BBuilder che spesso fa pensare ad integrazioni chimiche, quando in realtà si tratta di “illusioni ottiche” preparate a tavolino per ingannare l’occhio. Vorrei specificare che questo non toglie il fatto che tutti i migliori natural di livello nazionale abbiano maturato anni e anni di esperienza prima di usare questi accorgimenti per dare un tocco in più al lato estetico e magari guadagnare una posizione. Il lavoro è sempre alla base di tutto.

Molte persone estranee al mondo delle gare di BodyBuilding spesso guardano le foto dei partecipanti con una certa incredulità per il livello apparente di massa e definizione raggiunti. La differenza tra un atleta definito e grosso e un culturista sul palco spesso è enorme, soprattutto per quell’ effetto “squartato” che il BodyBuilder spesso ottiene. A quasi tutti, il primo pensiero che viene in mente è che si tratta del risultato dell’uso di steroidi e diuretici, ma non è sempre così. Ci sono dei trucchi che i culturisti natural conoscono molto bene che riescono ad aumentare l’effetto apparente della definizione dando all’intero corpo l’impressione di essere decisamente più grosso. Sappiamo bene che un braccio definito da 40cm sarà all’apparenza più voluminoso di uno grasso da 48, e le gare si basano spesso sull’apparenza.

Le foto sul sito che mi ritraggono ai campionati Italiani Natural di Asti sembrano quelle di un culturista il cui livello è molto più alto di quello realmente ottenuto, e questo unicamente per la definizione e vascolarizzazione. Il peso in realtà era di 82,5kg su un’altezza di 178cm e quindi nulla di cui far gridare al miracolo….o al bombato. Eppure in tanti hanno fatto notare come quella differenza tra le mie foto e i risultati da loro ottenuti potessero solo derivare dall’uso di bombe. Sbagliato. Di seguito elencherò in nessun ordine particolare una serie di trucchi che i culturisti usano per ottenere quell’ effetto “squartato” che aumenta l’effetto visivo generale.

1. Nelle foto innanzitutto, l’atleta sembrerà sempre più grosso per il semplice fatto che il fotografo si trova ad almeno un metro e mezzo sotto il livello del palco, l’effetto contrario si otterrebbe se si trovasse sopra la testa dell’atleta.

2. Il mallo. Per chi non lo sapesse, si tratta di una pasta scura che viene spalmata sull’intero corpo per evitare che le potentissime luci diano alla pelle un’ aspetto bianco latte o verdino. A parità assoluta di fisico, quello più scuro sembrerà sempre più definito e di conseguenza più grosso.

3. La scarica e la ricarica. 6 giorni prima della gara l’atleta effettua una dieta totalmente priva di carboidrati (3 giorni) a cui sono abbinati allenamenti il cui scopo è quello di eliminare tutto il glicogeno possibile dai muscoli. Un numero di serie molto alto, ripetizioni sulle 10-12 e poca attenzione ai carichi. Lo scopo in questa fase non è di ottenere un effetto allenante (a 6gg dalla gara quel che è fatto è fatto in termini di massa) ma di svuotare i muscoli totalmente.
Se la gara è sabato, la scarica in genere avviene lunedì, martedì e mercoledì. All’ultimo giorno di scarica corrisponde anche l’ultimo di
allenamento e il giovedì può iniziare la ricarica (riso, pasta, patate ecc.). Ogni grammo di glicogeno trattenuto nelle riserve muscolari trattiene una quantità di acqua pari a circa 2,5gr, e man mano che la ricarica procede, i muscoli acquistano nuovamente volume e il peso comincia a salire. La teoria è quella che ricaricando, il corpo dovrebbe trattenere una quantità di glicogeno (e di acqua) superiore a quella iniziale.
Esempio:

Peso prima della scarica: 90kg
Peso dopo la scarica 87kg
Peso il giorno della gara: 92kg.

Il surplus di acqua trattenuta nei muscoli non è definitiva, ma dura il tempo della gara. Se la ricarica avviene correttamente e il livello di definizione in termini di grasso era già buono, il risultato sarà un vascolarizzazione molto pronunciata e muscoli più pieni e densi. Tuttavia non sempre è così, e spesso accade che il massimo livello di ricarica avvenga uno o due giorni dopo la gara dando quindi all’atleta un handicap notevole sul palco.

4. Il sale. Ogni grammo di sodio trattiene circa 180gr di acqua soprattutto sottopelle. Per circa 48h prima della gara è VITALE eliminare completamente il sale, e scegliere alimenti naturalmente privi di sodio. In base alla normale ritenzione idrica dell’individuo, l’eliminazione del sale può dare risultati variabili. Personalmente noto una differenza enorme.
TUTTAVIA, il corpo può essere ingannato solo per poco. Chi pensa di mangiare sempre così pensa male. Dopo un periodo di circa 48-72 ore in privazione di sodio, il corpo escogita metodi alternativi per la ritenzione dei liquidi – che sono fondamentali per la sopravvivenza. Per questo è meglio non anticipare eccessivamente l’eliminazione del sodio in quanto si rischierebbe di ottenere l’effetto contrario.

5. L’acqua. Come ho spiegato, la ricarica avviene perché i muscoli prima si svuotano e poi si ricaricano di glicogeno e acqua. Chi non beve non ricarica, è semplicissimo. Non bevendo inoltre, il corpo preleverà l’acqua necessaria alla sopravvivenza proprio dai muscoli annullando la vascolarizzazione e dando un aspetto piatto e svuotato.
Nei giorni antecedenti la gara si beve molto, moltissimo. L’idea è quella di aumentare la diuresi progressivamente e ricaricare i muscoli. Il giorno della gara invece, avviene il “quasi stop”. Questo in quanto la diuresi rimarrà alta per qualche ora – anche se si smette di bere, eliminando quasi del tutto la ritenzione idrica. E’ tuttavia necessario bere un bicchiere o due per integrare i liquidi persi con la traspirazione.

6. Il grappino. Chi ha visto “Schwarzenegger Comeback”? Si vedeva Arnold mentre beveva un bicchiere di Jim Beam. Perchè? L’alcool è un vaso dilatatore notevole. In pratica, allarga il volume delle vene e dei capillari a riposo. Circa 15 minuti prima di salire sul palco è buona norma bere un bicchierino (senza ubriacarsi) di un qualsiasi alcolico. Come dicevo, l’effetto è notevole. Nella mia foto di doppio bicipiti frontale, si intravedono delle vene sul dorsale destro che mezz’ora prima non c’erano. Miracolo? No, vene dilatate. L’effetto generale è quello di un fisico molto
più definito e di conseguenza più grosso, anche se in realtà non è cambiato proprio nulla.

7. Pressione interna. Un trucco che uso per incrementare ulteriormente e in maniera drammatica la vascolarizzazione durante una posa è quello di eliminare metà dell’aria nei polmoni e di “spingere” l’aria verso l’esterno senza però espellerla. In pratica come quando siamo seduti sul water….
L’effetto è quello di aumentare la pressione che a sua volta aumenta il volume delle vene. Su di me funzione alla grande, sulle spalle appaiono capillari che prima erano invisibili.
Non si tratta di una procedura facile in quanto richiede all’atleta di non respirare e mantenere una posa dietro l’altra respirando solo per qualche secondo. Questa abilità fa la differenza tra gli uomini e i ragazzi. Riuscire a portare a termine i confronti senza tremare e senza avere la faccia di chi sta subendo un intervento chirurgico senza anestesia richiede preparazione. Molti tralasciano questo aspetto e cominciano a tremare dopo qualche minuto, inoltre, l’assenza di allenamento nel posare fa sì che dopo qualche minuto l’atleta abbia bisogno di una pausa. Per i giudici è molto
irritante.

Forse ho tralasciato qualcosa, ma a grandi linee c’è tutto. Con questo non ho certo voluto “minimizzare” i risultati di chiunque, ma molti ignorano il fatto che molti di questi accorgimenti possono trasformare completamente un fisico. Ovviamente tutto questo funziona solo se alla base è stata effettuata una preparazione meticolosa e per molti versi estrema, anche a livello natural.