Dieta alcalina ed evidenze scientifiche

Oggi dopo l’ennesimo post su Facebook sul famoso acqua e limone ho deciso di scrivere due parole a proposito della dieta alcalina (di cui quella pratica ne fa parte) e dunque cosa dicono le evidenze scientifiche riguardo i millantati benefici per la salute delle ossa, baluardo quest’ultimo degli assertori di questo approccio nutrizionale. Tralasciando ciò che dicono i guru il cui scopo è fare marketing e lucrarci, il problema nasce quando specialisti del settore (medici e/o nutrizionisti) scelgono di seguire taluni personaggi prendendo per buono ciò che dicono anche se non confermato da nessuna evidenza scientifica (vedasi anche questione vaccini e autismo, di cui ho pubblicato una nota su Facebook: Vaccini e recenti polemiche), finendo per alimentare una spirale disinformativa che di scientifico non ha proprio nulla… eppure però fa comodo crederci.

La teoria ufficiale della dieta alcalina è strettamente legata all’introito proteico della dieta (chissà perchè c’è sempre di mezzo la lotta alle proteine), poichè se andiamo ad analizzare i cibi “leciti” ci accorgiamo che sono praticamente tutti poveri in proteine, o quantomeno scarsi nell’approvvigionamento di aminoacidi essenziali e semi-essenziali, e molti di questi cibi hanno addirittura un pH acido (vedasi appunto agrumi) ma che poi magicamente nel nostro organismo si trasformano in basici. E’ su quest’ultimo punto che si concentra tutta l’ambiguità e la non scientificità di alcune teorie portate come prova della validità di tale approccio, ossia, l’assunzione di cibi ad alto contenuto proteico (in special modo di origine animale) e quindi con alto contenuto in aminoacidi solforati, induce abbassamento del pH ematico e ciò mobiliterebbe calcio dalle ossa per tamponare; tale eccesso di calcio che si riversa nel torrente ematico induce un aumento della sua escrezione renale (calciuria). Questa è conosciuta come “ipotesi della cenere acida” (o Acid-ash Hypothesis) e presuppone appunto che l’eccesso di calcio nelle urine sia uguale a quello perso dalle ossa, ed è questa la prima osservazione errata; non si tiene conto delle differenze di assorbimento del calcio il quale può compensare la perdita del calcio stesso. Dunque ciò che bisogna considerare è il bilancio del calcio, ossia quanto se ne perde a fronte di quanto se ne introduce, e non solo il quantitativo assoluto di calcio perso nelle urine.

In due meta analisi condotte da Fenton et al.[1][2] è stato appunto valutato quanto la variazione della dieta (e di integratori alcalinizzanti) possa incidere sul bilancio del calcio e sul quantitativo di calcio nelle urine, ed è stato trovato che sussiste una relazione lineare abbastanza significativa fra l’aumento dell’escrezione acida netta (detta NAE) e calcio nelle urine ma nessun cambiamento sul bilancio generale del calcio. In uno studio di coorte Fenton et al.[3] vollero valutare se l’abbassamento del pH urinario e l’escrezione acida urinaria di mattina a digiuno fossero predittivi sull’aumento del rischio di fratture e come cambiava nel corso di 5 anni la densità minerale ossea in soggetti adulti; i risultati furono che la misurazione del pH delle urine e dell’escrezione acida non erano parametri attendibili per valutare il rischio di osteoporosi, fratture e cambiamenti della BMD. In un’altra recente review sistematica Fenton et al.[4] hanno voluto analizzare secondo il criterio epidemiologico di causalità di Hill la relazione fra dieta acidificante e osteoporosi e i risultati sono stati che non sussiste un nesso causale fra dieta acidificante ed osteoporosi ne tantomeno che una dieta alcalinizzante si dimostri maggiormente protettiva sulla salute delle ossa. Prendendo invece in considerazione il ruolo dei fosfati, in un’altra meta-analisi di Fenton et al.[5] è stato trovato che un alto introito di fosfati era associato con la diminuzione dell’escrezione urinaria di calcio e incremento del bilancio di calcio, dunque aumentava la ritenzione di quest’ultimo, scagionando per certi versi quegli alimenti (latticini, carne e cereali) ritenuti altamente lesivi sulla salute delle ossa poichè ritenuti molto acidificanti. In modo particolare su i latticini in un’altra review sempre di Fenton et al.[6] viene ribadito il fatto che la misura del pH urinario non è un indice attendibile per valutare l’acidosi metabolica, che i latticini non sono affatto acidificanti e che l’escrezione acida netta (NAE) non è un parametro attendibile per valutare il metabolismo del calcio; insomma si ribadisce per l’ennesima volta che la Acid-ash Hypothesis è una stronzata.

Altri ricercatori hanno voluto indagare su questa faccenda, Schwalfenberg[7] nella sua review ha voluto prendere in considerazione anche altri aspetti legati alla dieta alcalina e non solo per ciò che concerne la salute delle ossa; Kerstetter et al.[8] hanno voluto analizzare l’impatto delle proteine sull’assorbimento di calcio e sul turnover osseo nelle donne, sottoponendo 13 soggetti a due regimi dietetici che prevedevano 1gr/kg e 2,1gr/kg di proteine. E’ stato notato che l’assorbimento di calcio intestinale e l’escrezione del medesimo nelle urine era più elevato a 2,1gr che non a 1gr/kg e che con proteine più alte era diminuita la frazione urinaria di calcio derivante dalle ossa senza esplicare effetti di rilievo sul bilancio netto del calcio.
Anche da un’altra meta-analisi condotta da Mangano et al.[9] si evince il fatto che una dieta con un ottimale apporto proteico si rivela essere benefica per la salute delle ossa, stessa cosa si evince da una review precedente di Heaney e Layman[10] dove il tipo e la quantità di proteine assunte con la dieta influenza la salute delle ossa, ribadendo che le fonti proteiche considerate acidificanti (di origine animale) e dunque deleterie per la salute delle ossa in realtà hanno dimostrato effetti opposti.

Gli autori comunque concordano sul fatto che l’origine del calcio escreto nelle urine in seguito all’aumento dell’assunzione proteica non deriva dalle ossa poichè in tal caso ci aspetteremmo un continuo declino della BMD e invece dalle evidenze risulta esattamente l’opposto. Inoltre concordano sul fatto che:

  • una dieta “alcalinizzante” non ha maggiori effetti protettivi sul rischio di fratture ed osteoporosi
  • il bilancio del calcio non è alterato da una dieta che aumenta il carico acido e che ciò predisponga alla perdita di densità minerale ossea e/o all’osteoporosi
  • l’aumento dell’introito di fosfati sia associato con l’incremento del bilancio netto del calcio
  • una dieta con un ottimale assunzione proteica sia benefica  sulla salute delle ossa

Non me ne vogliano gli accaniti sostenitori della dieta alcalina, ma le evidenze scientifiche dicono questo, i guru per fare marketing e attirare l’attenzione si affidano alla non-scienza. Spero che questo mio intervento serva a debellare la marea di post su questa faccenda compreso l’acqua e limone che ormai sono peggio di un’epidemia di morbillo in rete e su Facebook, e sinceramente vedere che tanti nutrizionisti e medici si affidano a tali credenze senza alcun fondamento scientifico a cui loro per primi dovrebbero rifarsi, e con la presunzione di stare anche nel giusto, mi fa tanta pena.

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Enzo McKloud

Riferimenti scientifici

1. Fenton et al. Meta-analysis of the quantity of calcium excretion associated with the net acid excretion of the modern diet under the acid-ash diet hypothesis. Am J Clin Nutr. 2008 Oct;88(4):1159-66.
2. Fenton et al. Meta-analysis of the effect of the acid-ash hypothesis of osteoporosis on calcium balance. J Bone Miner Res 2009;24:1835-1840.
3. Fenton et al. Low urine pH and acid excretion do not predict bone fractures or the loss of bone mineral density: a prospective cohort study. BMC Musculoskeletal Disorders 2010;11:88
4. Fenton et al. Causal assessment of dietary acid load and bone disease: a systematic review & meta-analysis applying Hill’s epidemiologic criteria for causality. Nutrition Journal. 2011;10:41.
5. Fenton et al. Phosphate decreases urine calcium and increases calcium balance: a meta-analysis of the osteoporosis acid-ash diet hypothesis. Nutrition J 2009;8:41
6. Fenton et al. Milk and acid-base balance: proposed hypothesis versus scientific evidence. J Am Coll Nutr. 2011 Oct;30(5 Suppl 1):471S-5S.
7. Schwalfenberg The Alkaline Diet: Is There Evidence That an Alkaline pH Diet Benefits Health? Journal of Environmental and Public Health Volume 2012 (2012), Article ID 727630, 7 pages
8. Kerstetter et al. The Impact of Dietary Protein on Calcium Absorption and Kinetic Measures of Bone Turnover in Women. J Clin Endocrinol Metab. 2005 Jan;90(1):26-31
9. Mangano et al. Dietary protein is beneficial to bone health under conditions of adequate calcium intake: an update on clinical research. Curr Opin Clin Nutr Metab Care. 2014 Jan;17(1):69-74.
10. Heaney RP., Layman DK., Amount and type of protein influences bone health. Am J Clin Nutr. 2008 May;87(5):1567S-1570S.

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